Fivone ed Ernestino: carcinoma squamocellulare

18/02/2014; rivisto e ampliato il 30/03/2019

Il carcinoma squamocellulare (SCC - squamous cell carcinoma) è un tumore maligno che colpisce principalmente naso, orecchie, palpebre e lingua; sono predisposti i gatti bianchi e bianchi e rossi ed è ben trattabile se riconosciuto nelle fasi iniziali, letale se scoperto tardivamente. In questo articolo si presenta il caso di Fivone, che malamente gestito è morto, e il caso di Ernestino che sta benissimo a distanza di 5 anni dalla prima diagnosi.

Questa neoplasia è associata alla prolungata esposizione ai raggi untravioletti solari, sia UVA che UVB che come noto, possono essere mutageni. Le radiazioni di queste lunghezze d'onda causano genotossicità in modo diretto attraverso reazioni fotochimiche che provocano alterazioni al DNA e indrettamente favorendo la produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS) che inducono uno stress ossidativo(1).
Il carcinoma squamocellulare colpisce sopratutto i gatti con pelo chiaro ma anche soggetti dal mantello prevalentemente scuro in zone non pigmentate e non ricoperte dal pelo (piano nasale, interno dei padiglioni auricolari); non ci sono chiare evidenze circa l'associazione con infezioni da retrovirus (FIV, FeLV). Sono ovviamente più a rischio i gatti "free roaming", ma sono esposti anche i gatti di casa, specie se passano molto tempo presso le finestre.

SCC naso

SCC orecchio

Si tratta di una neoplasia localmente aggressiva che tende a metastatizzare lentamente. L'insorgenza è lenta e subdola, ed è facile non riconoscere e considerare come insignificanti le piccole lesioni iniziali. I siti più comuni sono il padiglione auricolare (a volte con coinvolgimento dei tessuti della zona temporale e/o dell'orecchio interno), il naso, le palpebre e, meno frequentemente la bocca (gengive, lingua)(2).
Il tumore progredisce attraverso la formazione di ampie erosioni della cute e dei tessuti sottostanti che portano alla completa distruzione del muso del soggetto. In queste condizioni, anche in assenza di coinvolgimento di organi vitali, si hanno sanguinamenti anche copiosi, gravi infezioni batteriche e processi infiammatori: in questi casi molto avanzati, la biopsia può risultatre dubbia o non diagnostica.

Il trattamento di elezione del carcinoma squamocellulare è la chirurgia attraverso l'escissione completa della parte interessata eventualmente associata a radioterapia. La chemioterapia sistemica è poco efficace su questi tumori e sono preferibili altri approcci quali il trattamento intralesionale e l' elettrochemioterapia . Un altro approccio è la terapia fotodinamica che prevede la somministrazione sistemica di composti fotosensibili che vengono successivamente attivati da una fonte luminosa di una particolare lunghezza d'onda che induce la formazione di specie reattive dell'ossigeno che causano l'apoptosi delle dellule tumorali(3). Da ricordare che le probabilità di successo dei diversi approcci terapeutici dipendono fortemente dall'entità delle lesioni, dal fatto che siano multiple o meno e dall'assenza di metastasi.

Caso di Fivone

Fivone era arrivato qui come un FIV+ nel 2011 e presentava il classico orecchio "smangiucchiato": sottoposto a conchectomia era poi risultato un carcinoma... ma era stato preso in tempo e non destava preoccupazione. E' vissuto bene per alcuni anni fino a quando ha cominciato a manifestare un ricorrente fastidio agli occhi. Inizialmente si è pensato ad una comunissima infezione virale ma poi, in assenza di risposta alle terapie e a valle di un esame istologico che ha confermato il sospetto di un carcinoma alla palpebra si è optato per l'asportazione del globo oculare.

Un gatto senza un occhio vive benissimo e si sperava che questo ulteriore intervento avrebbe risolto definitivamente il problema. Purtroppo non è stato così; a distanza di qualche mese è comparso un ascesso e via via le condizioni generali sono ulteriormente peggiorate. Una TAC ha poi confermato che il tumore aveva già colpito altri tessuti e che l'enucleazione dell'occhio è stata fatta troppo tardi. Fivone è stato "addormentato" a tre mesi dall'intervento.

Caso di Ernestino

il micro carcinoma di ernestino

Anche Ernestino è un FIV che è arrivato qui nel 2013 da una colonia di Milano. È sempre stato benissimo fino a quando, nel 2014, è comparsa una piccolissima lesione al naso, una macchiolina di 1x3 mm. L'oncologo che al tempo lo aveva visitato era molto dubbioso sull'intervenire date le dimensioni molto ridotte e la presentazione che non era chiaramente riconducibile ad un carcinoma ...comunque alla fine si convinse e asportò quella "macchiolina" che la successiva istologia valutò come compatibile con un carcinoma basale ad indice mitotico moderato.

Eravamo nel 2015 ...nel 2016 quella macchiolina si ripresenta e viene nuovamente tolta: questa volta senza fare l'istologico. Passano altri due anni e siamo alle solite ...e solito intervento. Questa volta si fa l'istologico che conferma un carcinoma squamocellulare in fase iniziale.

Ernestino ha ora circa 11 anni, gode di ottima salute, se ne sta sempre al sole anche se non dovrebbe e se dovessero comparire altre "macchiette" al naso o alle orecchie vorrà dire che si farà la quarta, piccola chirurgia ...ma difficilmente morirà di tumore come Fivone e molti altri su cui non è stato possibile fare niente altro che trattamenti palliativi e alla fine regalare loro una morte dignitosa.

Fonti:

Livia Ferro, DVM; resident ECVIM-CA Oncology; Anicura Ist Vet Novara

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